Ecologo marino

Valerio Mazzella

Qual è la prima cosa che associ al tema "Mediterraneo"?

Rispondo a bruciapelo dicendo: Essenza, Identità.
La Mediterraneità è un concetto ideale per spiegare quello che siamo dal punto di vista culturale, naturalistico, ecologico, gastronomico, artistico, storico, umanistico. Ischia è (almeno idealmente) un luogo dove tutti questi concetti precedentemente citati se fossero rappresentati come dei vettori si incontrerebbero al centro del Mediterraneo, incrociandosi nel punto ideale che potrebbe esprimere la Mediterraneità, un luogo che ha subito nel tempo migliaia di influenze dai popoli e dagli ambienti circostanti. Se ci pensi abbiamo tutto quello che serve per essere un “Unicum” autonomo.

Cosa speri di suscitare con il tuo speech?

Attraverso questa comunicazione mi piacerebbe parlare alla coscienza delle persone, al fine di incrementare la consapevolezza che tutti noi dobbiamo avere nei confronti dell’ambiente che ci circonda. La parola Ecologia, ha già tutte le informazioni che servono, contenute all’interno della sua etimologia, che deriva dal greco: “Oikos Logos”, letteralmente “studio della casa, discorso sulla casa”, ma di quale casa? La nostra casa…l’ambiente che ci circonda.

Qual è la motivazione che ti ha spinto a fare quello che fai e ad essere ciò che sei?

Questa è una buona domanda. Potrei sintetizzarla in un’unica parola: CURIOSITÀ. Secondo il mio punto di vista non c’è niente di più soddisfacente che effettuare una scoperta o effettuare uno studio. Questa è una cosa che ho scoperto da piccolissimo, in quanto l’interesse per la natura è innato in me.

Il pianeta sta cambiando ad una velocità sempre maggiore. Come vivi questa epoca? Descrivicelo in tre parole.

Prima di rispondere a questa domanda e di scrivere le tre parole farò una piccola introduzione. Una volta mi preoccupava e mi faceva arrabbiare moltissimo la possibilità che il futuro ci riservasse delle problematiche enormi ( da noi create e volute). Poi ho capito che sostanzialmente non ci possiamo fare molto. Facciamo congressi, scriviamo libri, preannunciamo scenari catastrofici, ma nel pratico non facciamo nulla. La specie umana è giunta ad un punto in cui l’unico modo per capire quello che abbiamo fatto a questo pianeta è arrivare vicini all’estizione….ed è quello che abbiamo iniziato a fare. Questo meriterebbe una dissertazione a parte.
Le mie tre parole per descrivere quindi come vivo quest’epoca sono Costanza-Conoscenza-Presente.
Costanza perché per capire bene cosa sta succedendo bisogna sempre studiare e acquisire Conoscenza del mondo circostante per poter affrontare al meglio il Presente.
NB: affrontare e non Negare, che è quello che il mainstream ci propone.

Biografia

Ecologo marino. Ha conseguito il dottorato di ricerca in condivisione tra la stazione zoologica A. Dohrn e l’Università Politecnica delle Marche. Tra i suoi principali interessi di ricerca figurano i cambiamenti climatici. Attualmente lavora ad un progetto che coinvolge le spugne marine e i loro microbiomi associati in siti naturalmente acidificati, sull’Isola d’Ischia.

Si occupa anche di chimica e tassonomia integrata di altri gruppi di invertebrati marini. Per quanto concerne il compartimento terrestre è appassionato di tassonomia dei funghi.